Sfrutta l'attimo.... Riprendi il tuo tempo

La società moderna ci ha abituati a un ritmo di vita frenetico e veloce,  fatto di scadenze da rispettare e appuntamenti serrati in agenda, generando il cosiddetto “stress per le tante cose da fare”.

Questa emergenza coronavirus ci ha improvvisamente catapultati nell’immobilismo domestico, sospeso in una dimensione in cui le giornate sembrano aver perso le coordinate di tempo e di spazio,  non ci viene chiesto di fare, ma di “restare a casa”. La nostra vita è stata stravolta, abbiamo perso libertà che davamo per scontate; dobbiamo adattarci al modo in cui è cambiato il nostro rapporto con il tempo , appellandoci alla nostra capacità evolutiva, capace di adoperarsi e adattarsi  per trovare un nuovo equilibrio.

Secondo, l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e  Il Consiglio Nazionale Ordine Psicologi è possibile rendere i periodi di isolamento "più tollerabili ", seguendo una serie di accorgimenti.

● Innanzitutto questo periodo di semi-isolamento è troppo lungo per essere lasciato al caso, serve organizzazione del proprio tempo, con ampi margini dedicati non a semplici passatempi, ma alle proprie passioni personali e ai propri talenti. E’ fondamentale strutturare la giornata, dividere i tempi e gli spazi in base a schemi e ritmi, rassicurando in particolare i bambini. E’ importante cercare di riprodurre la routine che avevamo prima delle restrizioni o di reinventarne una nuova: è importante non trasformare il tempo dell’isolamento in un tempo indefinito e disordinato. Svegliatevi, lavatevi e vestitevi: non restate in pigiama ma indossate gli abiti che avreste indossato per uscire. Fa bene a voi ed è rispettoso per le persone che vi stanno vicino, se non siete da soli. Rispettate l’orario del pranzo e della cena e, soprattutto se non lavorate e siete soli a casa, prendetevi qualche appuntamento fisso ( se andavate in palestra, fate attività fisica in quell’orario e giorno; organizzate un aperitivo su Skype, etc.). Infatti una delle difficoltà  a stare dentro casa è autogestirsi, mentre prima era il tempo  fuori casa a dettare il nostro ritmo  e dare un senso al tempo. Paradossalmente questo periodo di radicale cambiamento dello stile di vita quotidiano, può  diventare anche un’opportunità per imparare a usare il tempo in un altro modo e per ripensare al nostro rapporto con le nostre passioni e interessi.
● In secondo luogo, per abbassare i condizionamenti che  provocano ansia, paura e tensione che - oggi più che in altri momenti - sono iper stimolati dai continui messaggi che riceviamo dal mondo esterno, è importante limitare  a due volte al giorno la lettura o visione di informazioni e notizie sul coronavirus. Cercate una fonte affidabile e leggete quella e basta, tenendovi alla larga o limitando l’uso dei social network e ignorando i messaggi e le catene allarmanti su WhatsApp e sui social.
●Una delle conseguenze più gravi dell’isolamento e della paura del contagio è che si crea distanza e solitudine,  non solo a causa delle restrizioni, ma anche per l’atteggiamento diffidente e scostante che rischiamo di dimostrare o sviluppare verso le poche persone che incontriamo nelle rare e inderogabili uscite. Secondo molte teorie l’essere umano per restare in salute  e non sviluppare sensazioni di ansia,  ha bisogno di sentirsi in uno stato di sicurezza, altrimenti mette in atto meccanismi di attacco, fuga o sentimenti di impotenza che probabilmente molte persone stanno vivendo in questi giorni. Per sentirsi al sicuro l’essere umano ha bisogno di sentire che gli altri sono dalla sua stessa parte, cerca rassicurazione e lo fa attraverso il tono della voce, lo sguardo, il sorriso delle altre persone. E’ dunque importante, soprattutto per chi vive solo, comunicare attraverso le video chiamate o, non potendo, attraverso messaggi vocali. Come stanno già facendo in molti, organizzate degli aperitivi e delle cene su Skype, su Google Hangouts, su Google Meet o WhatsApp con i vostri amici e parenti. Fatelo anche per momenti più brevi, per esempio per un caffè o un breve saluto con amici e  colleghi: è un modo per sentirsi meno soli, meno estraniati e per cercare di mantenere la normalità.
●Fare attività fisica è  fondamentale per stare bene anche psicologicamente e ha una potente funzione antidepressiva, benché in questo momento sia tra le cose più difficili da fare, soprattutto per chi vive in una casa piccola, non ha un giardino o un terrazzo e degli attrezzi a casa. Tuttavia  ci sono tipi di allenamento che non richiedono grandi spazi e che si possono fare a corpo libero senza bisogno di particolari strumenti. Un’altra idea è stabilire giorni e orari fissi, impegnandosi a rispettarli  come quando si frequenta la palestra. Non dimenticate di respirare aria fresca e prendere il sole, anche se non potete uscire affacciatevi all’aria aperta più volte durante la giornata, che sia al balcone o anche solo aprendo le finestre.

Può sembrare paradossale consigliare di considerare questo tempo come un’opportunità ma – se non si hanno situazioni strettamente difficili da gestire – è uno dei modi migliori per vivere questo momento. 
Provate a considerare questo periodo come un’opportunità per riscoprirvi ed esplorare cose nuove; non spaventatevi troppo se pensate che non ci sia niente da fare: la noia, nei bambini come negli adulti, è un momento necessario per farci venire delle idee creative. Fate una lista delle cose che avete sempre voluto fare e che avete rimandato per mancanza di tempo e fatele, che si tratti dei lavoretti di casa o di  giardinaggio, cucinare un piatto nuovo, dedicarsi a un hobby, leggere un libro, ricominciare a fare cose che vi piacevano e che non fate più.

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