Ciao! Ti presento Giulia Grassi Psicologa Psicoterapeuta Team Edera

 

 

“Se ti è possibile crea la felicità, mitiga la sofferenza che incontri negli altri e desta fiducia in quanti avvicini: basta per esser in pace”.

Ciao Giulia, quando ho letto questa frase di un monaco laico ho pensato a te, alla tua naturale attitudine nel creare armonia tra le persone,  alle tue doti di accudimento e di ascolto attivo e alle tue capacità di conforto e supporto dell’altro.

In base alla tua esperienza, nella società attuale caratterizzata da sofferenza psichica, da  ferite emotive profonde, da complesse relazioni affettive,quanto queste capacità di “fusione” con l’altro, pur mantenendo un sano principio di equilibrio e di scambio tra le parti,  risultano indispensabili oggi nell’esercizio della Psicoterapia?

Ascolto attivo e empatia sono ingredienti assolutamente indispensabili per costruire una relazione terapeutica; entrare in contatto con il mondo psichico, emotivo e la sofferenza delle persone  richiede empatia ma anche un giusto distacco da parte del Terapeuta, che non deve essere percepito come una figura amicale, ma come uno specialista in grado di offrire nuovi sguardi e nuove letture del problema. Lo psicoterapeuta è una persona che attraverso anni di studi e di analisi didattica (che fa parte del percorso per diventare un professionista della psicoterapia) ha imparato a riconoscere i meccanismi psicologici ed a guidare passo-passo i pazienti consentendo loro di migliorare la consapevolezza di sé ed aumentare, quindi, il livello di benessere mentale.

Nonostante i dati statistici indichino una sempre maggior richiesta di aiuto psicologico, sussistono ancora nella nostra cultura radicati pregiudizi, decidere di telefonare per fissare il primo colloquio è spesso sentito con una certa ansia e anche il primo colloquio stesso può essere vissuto con forte imbarazzo.

C’è qualcosa di innaturale nel sentire il bisogno di stare meglio, bisogna trovare il coraggio di mettersi in discussione, di capire i propri bisogni e di superare il senso di sconfitta che ci pervade.

Giulia per dare un consiglio ai famigliari, agli amici di una persona che ha bisogno di aiuto , in una realtà diffusa dove “lo psicologo è roba da matti”, quando è opportuno suggerire di rivolgersi ad un professionista e in che modo è possibile persuadere quella persona che nel suo “osare” otterrà un beneficio concreto?

Sono ancora tanti, troppi forse, i luoghi comuni che ruotano attorno alla figura dello psicologo e dello psicoterapeuta e al tipo di interventi che li caratterizzano. Molti ritengono ancora che solo le persone “strane”, dai comportamenti bizzarri o con patologie psichiatriche debbano essere i destinatari di interventi specialistici di questo tipo. E’ importante sottolineare che lo psicologo non si occupa solo di malattie psichiatriche: il suo campo d’azione è anche quello della normalità. La sua attività consiste nell’aiutare il soggetto a superare con successo le normali sfide evolutive e far sì che la persona viva con maggiore benessere ed autoefficacia se stesso e il proprio ambiente.  Sono diverse le situazioni personali che ci suggeriscono l'aiuto di uno psicoterapeuta: la comparsa di sintomi precisi che limitano la vita personale e di relazione (es. ansie, fobie, insonnia, etc.); situazioni di crisi profonda, percezione di grande difficoltà a gestire la propria vita (spesso conseguenti a separazioni da persone importanti, cambiamenti lavorativi e personali, rapporti di coppia in crisi, ecc.); vissuto di insoddisfazione, dubbi sul proprio benessere, precarietà e/o vulnerabilità; malessere indefinito (non riconducibile ad una causa precisa), sensazioni di vuoto e/o confusione sulla propria vita e sulle scelte personali.

Lo psicologo non è un mago, né un santone che legge nella mente: non propone rimedi miracolosi né ha verità “buone per tutti”. Al contrario, lo psicologo è in grado di attivare le risorse che ogni persona già possiede, attraverso la psicoterapia agisce sia per risolvere situazioni sintomatiche e di sofferenza personale; sia come incremento del benessere psicologico, attraverso un processo di maturazione e di espressione del potenziale personale.

A questo punto la domanda di rito, Giulia raccontaci qualcosa di te, perché e quando hai deciso di diventare Psicologa Psicoterapeuta e in quale ambiti oggi eserciti la tua professione?

Ho deciso di diventare psicologa durante gli anni di liceo, aiutare gli altri mi ha sempre reso felice e ho sempre avuto la tendenza a dare consigli e a sostenere le persone in difficoltà. Da circa dieci anni lavoro come libera professionista in ambito privato; mi occupo principalmente di disturbi alimentari, disturbi di personalità, problemi emotivi e relazionali  nell’infanzia, adolescenza  e nell’età adulta.

Attualmente  collaboro con la clinica di Alta specialità ICLAS di Rapallo, come membro dell’equipe per il percorso Grave Obesità. 

Chi ti conosce apprezza le tue doti di dolcezza e la tua costante ambizione di cambiare la realtà attraverso l’uso cosciente delle energie e potenzialità umane. Queste caratteristiche personali di connessione continua con il mondo dell’altro, come si conciliano con la capacità di scoprire se stessi differenziandosi dagli altri e con la ricerca della felicità personale?

Per essere felici con se stessi, o avere un'identità positiva, è necessario imparare ad apprezzare il proprio sé personale, professionale e sociale. E’ fondamentale imparare ad accettare se stessi. A tal proposito, è importante tenere a mente che non esiste un essere umano "normale", e non esiste una conformazione "normale" per un essere umano, ogni essere umano è differente. Ogni paziente, ogni storia è un mondo affascinante , cui ho il privilegio di affacciarmi, la psicoterapia è un viaggio , un percorso che si co-costruisce nella relazione e nello scambio tra terapeuta e cliente, e come ogni viaggio ti arricchisce, ti apre la mente e ti aiuta a conoscere e comprendere meglio te stesso. Grazie alla mia professione ho Imparando ad apprezzare le diversità che caratterizzano il mondo, e di conseguenza ad accettare  e ad amare di più me stessa.

Nella vita quotidiana, nel lavoro come nella vita di relazione, secondo la tua percezione, quanto delle tue caratteristiche di ascolto, comprensione, supporto influiscono sul tuo bisogno di libertà, sulla necessità di saper delegare, sul benessere personale ?

Nella vita privata cosi come nel lavoro ho bisogno di continui stimoli, sono molto curiosa e desiderosa di sperimentare cose nuove. Ho  un carattere forte e tendo ad assumere la posizione di leader,  sono un po’ testarda e  porto avanti con determinazione le mie idee e questo a volte mi rende difficile delegare agli altri le responsabilità, ma cerco di mediare tra le diverse esigenze. Sono uno spirito libero e possiedo una grande carica vitale , amo  fare esperienze arricchenti e a volte un po’ stravaganti. Sicuramente le mie caratteristiche di ascolto e  comprensione  mi permettono di vivere forti emozioni e rapporti significativi con le persone, ma anche di ascoltarmi e prendermi i miei spazi e le mie ricariche energetiche quando sento arrivare lo stress. Gli esseri umani sono un’unità di elementi molteplici e complessi in continuo cambiamento a tutti i livelli: fisico, emotivo, mentale e spirituale; padroneggiare il proprio benessere psicofisico significa raggiungere l’armonia.

Un’ultima domanda per te Giulia. Come risuona in te questa frase attribuita a C.G. Jung “L’incontro di due personalità è come il contatto tra due sostanze chimiche; se c’è una qualche reazione, entrambi ne vengono trasformati”

Ti ringrazio per avermi ricordato questa frase di Jung, in cui mi ritrovo molto, penso che l’incontro con l’altro porta ciascuno di noi a metterci in discussione e aiuta a conoscere se stessi.
Per far sì che il rapporto con l’altro sia proficuo, è necessario lasciare andare  una parte di noi stessi e prendere qualcosa dell’altro.  Solo attraverso lo scambio, le persone possono crescere insieme, ed evolvere individualmente. Non si perde nulla se doniamo qualcosa di noi agli altri, anzi, acquistiamo quel tipo di ricchezza che nessuna moneta potrà mai comprare.

 

Grazie Giulia per averci dato la possibilità di conoscerti meglio.

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